Tish'a BeAv - Naçhem e 'anenu

In seguito a numerose domande sulla questione - ho cercato di sintetizzare per quanto possibile Be"H.

1610.      Nachem. Si recita Naçhem nella ‘amidàh, al termine della Berakhàh di ‘Bonèh Yerushalaim’ di cui si cambia la conclusione ‘Menaçhem Tzion Bevinian Yerushalaim’. C’è chi usa recitarlo in tutte e tre le Tefillot del giorno di Tish’a BeAv (‘arvit, Shacharit e Minchàh) e c’è chi usa recitarlo solo a Minchàh di Tish’a BeAv. C’è chi usa inoltre recitare ad ‘arvit e Shacharit ‘Raçhem’ e a Minchàh ‘Nachem’. (Vedi Tur e Bet Yosef (Orach Chajim 557) e fonti citate successivamente. Lo Shulchan ‘arukh (Orach Chajim 557:1) dice di recitarlo in tutte le Tefillot, mentre il Ramà ז"ל (Orach Chajim 557:1) solo a Minchàh, e quest’ultimo è sicuramente l’uso ashkenazita. Per gli altri luoghi, molto dipende dalll’uso locale. Diversi tra i Minhaghim più comuni li abbiamo riportati successivamente Be”H)

1611.      ‘anenu. In base allo Shulchan ‘arukh (Orach Chajim 557:1, 565:3. Vedi Kaf HaChajim sofer 557:5, 565:17) si recita ‘anenu in tutte e tre le Tefillot e così è uso molto diffuso a Tish’a BeAv, in particolare tra i sefarditi. Gli ashkenaziti invece lo fanno recitare al singolo solo a Minchàh, e al Chazan ~ ufficiante secondo la maggior parte dei poseqim anche a Shacharit come Berakhàh a sé stante [Vedi Mishnàh Beruràh 571:3].


Adah e Djerba. I tripolini e i gerbini usano recitare ‘Nachem’ solo a Minchàh e non ad ‘arvit e Shacharit. Ciò nonostante, usano recitare ‘anenu in tutte e tre le tefillot della giornata. 
[כ"כ note Ish Matzliach 5:67:1 a nome del Neeman ס"ט sul Minhag gerbino e similmente nel Nachalat Avot 104:8 sul Minhag tripolino. Su 'anenu. In base allo Shulchan ‘arukh (Orach Chajim 565:1) in cui persino negli altri digiuni in cui si comincia solo dal mattino si recita ‘anenu già da ‘arvit. Il minhag gerbino è testimoniato da Rabbenu Shushan HAKohen , nel suo Gheulè Kehunàh (‘ain 8). Per il Minhag tripolino, così riporta Rabbenu Avraham Addadi ז"ל nel Maqom SheNahaghù (al termine del Shut Vayqrà Avraham pag. 123 ‘amud dalet, Ta’anit 1). Vedi inoltre Nachalat Avot 110:2 (anche se si contraddice a pag. 110:1).]

Minhag Yerushalaim תובב"א. Il Minhag ‘Yerushalmi’ consiste nel recitare ‘Naçhem’ in tutte e tre le Tefillot, e così è l’uso in Egitto. (vedi Kaf Hachajim Sofer 557:1, :7, vedi ivi) e Nahar Mitzarim (Hilkhot Tish'a BeAv 11)

Italia יע"א. In Italia יע"א l’uso attuale è quello di recitare ad ‘arvit e Shacharit ‘Raçhem’ e solo a Minchàh recitare ‘Nachem’ e così usano recitare ‘anenu in tutte e tre le Tefillot di Tish’a BeAv. (Ringrazio Ja’acov Di Segni נ"י che mi ha detto che questo è il Minhag attuale, ed è possibile trovare una fonte italiana su Naçhem e Raçhem nel Gur Arièh HaLevi (Orach Chajim 557:1, vedi ivi attentamente) a nome del Ritbà ז"ל. ואכמ"ל עוד mentre relativamente ad 'anenu vedi Pachad Itzchaq (עננו בתשעה באב, pubblicato alla fine di עננו בשבת).

Attenzione! Ad ‘arvit che si recita all’uscita del digiuno, anche se non si è ancora interrotto il digiuno, non si recita né Raçhem né ‘anenu.

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